Inspiegabile la scelta del ministro Dario Franceschini di chiudere tutti i luoghi di cultura nonostante non ci siano numeri a sostegno della tesi per la quale questi innalzino i casi di contagio. Non solo, quest ultimo accusa chi protesta contro questa decisione di non comprendere la gravità della situazione. Follia. C'è sempre bisogno di cultura: lo dimostrano anche le tensioni sociali di questi ultimi giorni sulle quali soffiano i gruppi estremisti per movimentare la massa. C'è bisogno di allenare il pensiero, per trovarci pronti a ripartire inventando insieme nuovi modi di agire per non perderci nella paura. Mantenere uno spazio per l'attività culturale, anche se in condizioni di distanziamento fisico, è necessario per mantenere aperta la mente e l'immaginazione e nutrire la speranza. Solo in Italia le attività culturali possono essere considerate un lusso e difatti si vedono sempre più i risultati di questa miopia.
Tutti coloro che in questo periodo hanno frequentato cinema e teatri possono affermare con sicurezza quanto siano scarse le possibilità di contagio in questi luoghi. Le decisioni illogiche non fanno bene al tessuto sociale del nostro paese e non possono pagare solo certe categorie per l'inerzia di una certa classe politica.
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