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Immagine del redattoreSaverio Verace

Mini #RassegnaStampa - Sport all'ultimo posto

Lo sport dilettantistico non è una priorità e non viene tutelato come dovrebbe in questo momento di crisi sanitaria. Eppure gli antichi greci dicevano "Mens sana in corpore sano". Chissà, magari erano loro a capirci poco. Guardando ai numeri dei contagi per Covid-19, sono pochi quelli che provengono da strutture aperte alla fruizione delle attività sportive. Eppure vengono chiuse, tra una settimana probabilmente lo saranno anche le palestre. Con un DPCM si è deciso che lo sport è solo per i professionisti, quando si è sempre ripetuto il mantra che lo sport è fondamentale per uno stile di vita corretto ed una crescita sana dei ragazzi. Viene colpita l'idea secondo la quale lo sport è salute fisica e mentale: chi aiutava bambini e ragazzi ad applicare tale principio, ora si sente dire che non è poi così importante. Molti di questi circoli rischiano di non riaprire più, eppure investimenti per seguire i protocolli sono stati fatti. Questa decisione nasce da miopia ed immobilismo politico: non si è fatto abbastanza per prepararsi ad una seconda ondata e ora si chiude un settore, dichiarando quindi che esistono settori di serie B e di serie A. Ma non è solo questo, Lo sport oltre che avere una valenza sociale e didattica, ne ha anche una sanitaria e qui la politica sembra dimenticarsene.


In Italia abbiamo più scuole calcio che scuole medie, 5 milioni di tesserati e 20 milioni di praticanti in generale. Questi numeri qualcosa dovranno pur significare.



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